Rientrata la protesta dell’astensione dalla consumazione dei pasti presso la mensa di servizio da parte degli agenti della Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Potenza.
La decisione è stata adottata – come affermano in un nota i segretari regionali di Sappe, Saverio Brienza; Uil Penitenziari, Giovanni Grippo; Osapp, Cosimo Morcinelli; e Giuseppe Morlino, Cgil –dopo che l’Amministrazione Penitenziaria ha trasferito “sebbene in ritardo” –si precisa nella nota – le due detenute responsabili dell’aggressione, il 21 dicembre scorso, di una agente di Polizia penitenziaria, che le due hanno tentato di strangolare. L’agente, come si ricorderà, ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale San Carlo di Potenza.
Brienza, Grippo, Morcinelli e Morlino precisano che comunque rimane confermato lo stato di agitazione degli agenti di polizia penitenziaria del carcere di Potenza “fin quando il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria non provvederà ad accertare per quanto accaduto le responsabilità dirette e soggettive del Direttore del Carcere e del Provveditore Regionale per la loro inconcludenza rispetto alle criticità persistenti all’interno dell’Istituto, tramite l’invio di un’ispezione Dipartimentale”.
Nel caso ciò non dovesse accadere, preannunciate altre forme di protesta.