Hanno tirato un sospiro di sollievo i 130 dipendenti della ex Clinica Luccioni, per la quale si paventava il rischio di chiusura, con conseguente perdita del posto di lavoro, dopo che il Consiglio regionale ha approvato ieri sera a maggioranza la proposta di legge sulle “Misure urgenti per l’adeguamento delle strutture sanitarie private”.
Il provvedimento consente alla clinica di continuare la propria attività, anche se entro tre mesi deve presentare al Comune di Potenza un progetto esecutivo con relativo cronoprogramma vincolante per l’ultimazione dei lavori di adeguamento ai requisiti previsti dalla normativa vigente. Il termine per il completamento dell’adeguamento è fissato al 31 dicembre 2016.
Qualora per ragioni di ordine tecnico o strutturale non fosse possibile l’adeguamento, la proposta di legge consente la facoltà di un adeguamento per trasferimento in altra sede idonea mediante presentazione, entro tre mesi, di apposita istanza di trasferimento nel rispetto delle previsioni di cui al decreto del ministro della Salute n. 70/2015 e del Piano sanitario regionale. Il termine per il completamento della procedura di trasferimento è fissato al 28 febbraio 2017, con esclusione del tempo necessario per il rilascio delle relative autorizzazioni, computato al netto dei tempi impiegati dal richiedente per eventuali integrazioni, se richieste. Nelle more dei tempi tecnici necessari all’effettivo adeguamento della struttura sarà possibile la prosecuzione dell’attività.
In sede di votazione, la maggioranza si è spaccata: i consiglieri Cifarelli, Giuzio, Miranda Castelgrande, Robortella e Spada del Pd, Pietrantuono del Psi hanno votato contro. Polese del Pd si è astenuto.
A favore del disegno di legge hanno votato Cd, Pp, Pdl-Fi, Ri, Udc, Gruppo Misto, Lb-Fdi e Santarsiero del Pd.
Il Presidente Pittella e i consiglieri del Movimento Cinque Stelle Leggieri e Perrino hanno deciso di non partecipare al voto.
Che sia stato un voto sofferto è stato confermato dall’intervento in aula del Presidente Pittella.
“La sanità lucana è in salute – ha detto – e non può pertanto essere messa in discussione. E non vi è dubbio che vi siano strutture come quella di cui discutiamo (la Luccioni, ndr) che svolgono la loro attività con grande professionalità, rendendo prestazioni sanitarie significative e importanti. La sanità pubblica lucana è un vanto per il Sud e per l’Italia e – ha aggiunto Pittella – io la difendo e la difenderò ad oltranza.
“Noi possiamo prendere posizione su ogni argomento, ma – ha proseguito – sempre mantenendo il rispetto rigoroso delle istituzioni e lasciando le decisioni alla sovranità del consiglio regionale. Io non pretendo di portare all’ammasso il cervello di nessuno, ma nessuno deve pretendere il contrario. C’è stata una sentenza del Consiglio di Stato. E io da uomo delle Istituzioni, oltre che da privato cittadino, avverto il preciso dovere di osservare la legge.
Ciascuno di noi ha a cuore la salute dei cittadini e la professionalità dei lavoratori, ma noi tutti siamo chiamati a rispettare le regole. Poi rispettando le prerogative proprie di un consiglio regionale, il presidente in questo caso – ha ribadito Pittella – non pone questioni di fiducia. Prende atto, non si nasconde, dichiara la propria posizione e con grande chiarezza si assume la responsabilità di rispettare il volere del consiglio regionale, che è sempre sovrano, anche quando deve rivedere una posizione che istituzionalmente ha tratteggiato un lungo periodo, tanto da portarci ad un primo ricorso, ad un secondo, e infine ad una sentenza (del Consiglio di Stato – n.d.r.)
Credo che tutti, a partire dal sottoscritto debbano avere la responsabilità di centellinare le parole e di recuperare alla sanità lucana la dignità che merita. Tutto si può fare – ha concluso Pittella – tranne che mortificare le istituzioni e coloro che mettono cuore e passione per difendere gli interessi legittimi dei nostri cittadini.
Da parte sua, l’Amministratore Unico dell’Istituto Clinico Lucano Clinica Luccioni, Walter Di Marzo, ha accolto con soddisfazione la decisione del consiglio regionale, confermando “l’impegno di fare tutto il possibile per dotare Potenza di una struttura sanitaria di alto livello come la città merita”.