La cerimonia a Potenza del 4 novembre si è svolta al parco Montereale, davanti al monumento ai Caduti. Alle 10.30 alzabandiera e poi gli interventi delle autorità presenti.
Il sindaco del capoluogo lucano, Dario De Luca ha ricordato la vicenda dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. “Mi auguro che la diplomazia possa subito risolvere questa situazione”. “Doveroso – ha aggiunto De Luca – rendere onore alle Forze Armate attraverso il nostro comportamento quotidiano, svolgendo il nostro lavoro con competenza ed onestà”. “I troppi scandali – ha concluso – offendono la loro memoria”.
Alla cerimonia è intervenuto anche il Presidente del Consiglio Regionale, Piero Lacorazza. “Oggi è una ricorrenza che celebriamo – ha detto il presidente – con il giusto rispetto di chi opera per l’Italia e nel resto del mondo per combattere contro le guerre e i disastri naturali”. “Oggi – ha aggiunto Lacorazza – è anche la festa dell’Unità Nazionale che va salvaguardata da quanti lavorano per lo smembramento del nostro paese”.
All’Unità della nazionale ha fatto riferimento anche il Prefetto di Potenza Antonio D’Acunto, il quale ha ricordato quanti sono caduti durante le guerre e le missioni di pace.
A conclusione dei rituali un Tricolore è stato consegnato alla scuola primaria intitolata al sergente maggiore dell’Aeronautica militare Nicola Stigliani, caduto a Kindu, nel Congo, l’11 novembre 1961, durante una missione umanitaria delle Nazioni Unite. Stigliani, nato a Potenza il 31 maggio 1931, è sepolto nel cimitero del capoluogo lucano: è decorato con medaglia d’oro al valor militare.
Manifestazione anche a Matera e a Melfi.
A Matera, per l’occasione, in piazza Vittorio Veneto si sono riuniti cittadini comuni, esponenti delle forze dell’ordine, delle associazioni combattentistiche nel giorno dell’Unità nazionale e la Giornata delle Forze Armate.
Alla cerimonia erano presenti anche alunni e scolari di numerosi istituti cittadini tra cui gli Istituti comprensivi “Pascoli” e “Minozzi” e l’Itc “Loperfido”.
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“La data del 4 novembre – ha detto il sindaco De Ruggieri – diviene punto di snodo di una vicenda storica che racchiude vittoria e tragedia, la fine della Prima Guerra mondiale, fa cessare l’ecatombe di uomini e donne travolti dal furore della guerra e apre gli orizzonti di una Italia finalmente unita e completa. Il prezzo umano di questo traguardo fu immenso. Ecco perché oggi onoriamo, in questa piazza, le forze armate che in quel tempo diedero forza alla missione di completamento dell’unità della Nazione”.
Manifestazione anche a Melfi in ricordo del “Premier israeliano assassinato il 4 novembre 1995,Yitzhak Rabin e del bersagliere melfitano, Alessandro Irene, che ha combattuto in Africa ed a El-Alamein, scomparso lo scorso anno”.
“La Giornata delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale – ha detto il sindaco Livio Valvano– ci invita a riflettere sulla fine dell’inumanità, cioè la fine della Grande Guerra, che ha portato ad affermare i valori della pace, della libertà e della solidarietà. Oggi la celebrazione di Melfi si caratterizza per il ricordo di una personalità, Yitzahk Rabin: il premio Nobel per la Pace che fu assassinato durante un comizio a Tel Aviv”.
In occasione della ricorrenza del 4 novembre, a Potenza è stata inaugurata una mostra sulla Basilicata e la grande guerra, della quale riferiamo in altra parte del giornale.