Per il consiglio direttivo dell’Avis comunale di Potenza l’assemblea straordinaria regionale svoltasi sabato scorso al Giubileo Hotel di Rifreddo “è nulla”.
Lo ha spiegato con un documento approvato dallo stesso direttivo e distribuito ai partecipanti delle assise dal presidente della sezione potentina, Nicola Stigliani.
La nullità, si legge nel documento, è dovuta al fatto che chi l’ha convocata, Rocco De Asmundis, non poteva farlo essendo stato espulso il 18 marzo scorso con un provvedimento adottato dal consiglio direttivo della sezione di Potenza dell’Avis “in perfetta sintonia – si precisa nel documento – con quanto stabilito dalle norme del Codice Civile, a cui lo Statuto dell’Avis si richiama”.
A questo si aggiunge il fatto che nell’assemblea della sezione comunale di Potenza del 22 luglio scorso fu verificato che Rocco De Asmundis non aveva mai regolarizzato la sua posizione, “trovandosi di fatto sprovvisto di tessera associativa e relativa qualifica di socio e annullando di fatto, tutti gli atti a firma dello stesso”. Tra questi, la convocazione stessa dell’assemblea straordinaria di sabato scorso per eleggere i componenti del collegio dei probiviri (sono: Giuseppe Daddezio, Pietro Mastroluisi, Michele Celentano, effettivi; Egidio Iuannuzziello e Bruno Loperfido, supplenti).
Sempre nel documento, il consiglio direttivo dell’Avis di Potenza precisa che “visto le diverse ammissioni fatte da alcuni dirigenti regionali, i vari documenti pervenuti e le diverse voci del bilancio 2013 e 2014 che rivelano sottrazioni indebite di fondi, gonfiamento di fatture e di contratti, continuerà nell’opera iniziata da diverso tempo di individuazione degli autori di tali azioni, al fine di chiedere conto – si legge ancora nel documento – del danno perpetrato a carico dell’Avis, sia in termini economici che in termini giudiziari. Tale azione ovviamente – si precisa – sarà estesa a coloro che per negligenza o imperizia hanno consentito siffatti comportamenti”.
Il clima, dunque, rimane teso nell’Avis di Basilicata perché rimangono ancora dubbi e perplessità sugli attuali dirigenti regionali come confermato nell’assemblea di sabato scorso.
E questo mentre in molti attendono che la magistratura faccia la sua parte, sulla base del corposo materiale che sarebbe giunto da tempo sul tavolo di qualche sostituto.
Intanto, nell’attuale consiglio regionale è stato inserito Rocco Vista che, dopo le dimissioni di un componente, non era stato integrato, sebbene primo dei non eletti. Il Collegio dei Probiviri nazionali, ai quali Vista fu costretto a fare ricorso, ha obbligato invece il suo reintegro, ritenendo il Comitato Elettorale che aveva adottato il provvedimento incompetente a farlo.