Era il 27 agosto del 2014 quando partecipavo da consigliere al mio primo Consiglio Comunale.
La campagna elettorale era stata avvincente. Tanti incontri, tante riunioni e conferenze, tanta gente entusiasta. E alla fine, grazie ai 275 voti di preferenza è partita la mia prima esperienza istituzionale.
Immaginare che il centro destra potesse riuscire a conquistare Potenza era “roba da pazzi”.
La vittoria di De luca è stato un evento epico da consegnare ai posteri: come il Potenza in serie B per intenderci.

Era da fine ‘800 che la città capoluogo non aveva un sindaco espressione solo del Centro Destra.
Un’avventura destinata a far crescere una nuova classe dirigente e a cambiare una volta per tutte la storia della nostra città.
In questo lungo anno ho incontrato, con grande entusiasmo, persone in buonafede e persone in malafede, persone sincere e persone furbe.
Ho ascoltato tutti, analizzando le istanze con un piglio diverso da quello a cui ero abituato cercando di proporre soluzioni generali ed astratte, ritenendo, sconvenienti quanto improduttivi interventi “ad personam”.
Il primissimo impatto con la consiliatura è stato tutto incentrato sull’analisi e studio del bilancio comunale.
La priorità era tagliare gli sprechi, razionalizzare la spesa per cercare di riequilibrare i conti, pena il dissesto.
Si è cercato in ogni nodo di non bere l’amaro calice ma non è stato possibile. Nessuna diversa strada poteva essere percorsa. Tra pareri degli uffici, task force, commissari e revisori si è facilmente capito che non vi erano alternative.
Non si è potuto fare altrimenti: i numeri impietosi dicevano che era da tempo in corso una situazione di dissesto di fatto, toccava a noi purtroppo prenderne atto e di conseguenza dichiararlo.
Sicuramente il momento più brutto della consiliatura.
Ricordo il mio intervento in consiglio comunale: triste, affranto ma anche speranzoso che avremmo riportato Potenza fuori dalle secche ed oggi si può dire che la strada allora intrapresa sembrerebbe essere quella giusta.
Con il piglio più del Pubblico Ministero che – di quello a me più congeniale – di avvocato ho voluto spaziare tra atti e contratti per scoprire che ve ne era veramente pochi a favore della città e dei suoi cittadini. Una cosa veramente sconfortante.
Tra incontri, eventi, convegni, conferenze stampe per rendere pubblica l’intensa attività consiliare, (ricordo con emozione la prima sulla Tari) ho cercato di fare il possibile per esplicitare la mia idea di città, anche se il tutto è stato reso difficile dalla disastrosa situazione finanziaria dell’ente.
Un’idea semplice rendere Potenza una città “normale” con un bilancio in pareggio, una periferia meno abbandonata, un centro storico più partecipato, poche cose ma essenziali per dare l’idea di una città vitale.
Tanti i temi affrontati, appunto il bilancio, la tari, lo sblocca Italia e il petrolio, le scuole, le mense, la famiglia, le disabilità, i servizi (scale mobili, pulizie, sorveglianza) il randagismo, la pubblicità, lotta all’abusivismo commerciale, la corte d’appello, la periferia da ripristinare, il centro storico da rivitalizzare, cultura, eventi e spettacoli con la proposta della costituzione dello “Sportello Unico per manifestazioni ed eventi su suolo pubblico”, i parchi, tanti emendamenti, interrogazioni e altro ancora tutto racchiuso in sintesi in 164 articoli di stampa (vedasi il sito www.giuseppegiuzio.com, il canale you tube dedicato, il profilo la pagina Fb).
È stato un anno intenso ed assiduo.
Ho partecipato a tutti i consigli comunali indetti e a quasi tutte le commissioni di cui sono componente (I, V e VI) partecipazione sempre attiva e fattiva.
Sono state fatte scelte difficili non tutte condivise dai cittadini, i tagli seppur mirati sono stati tantissimi, la strada è ancora lunga ma si vede un barlume di speranza.
Concludo dicendo che i pensatori della politica (diceva Orwell) si dividono generalmente in due categorie: gli utopisti con la testa fra le nuvole, e i realisti con i piedi nel fango, il mio impegno sarà sempre tra la gente e a favore dei cittadini e lo farò in modo indipendente e con le scarpe sporche.
Giuseppe Giuzio
Consigliere Comunale di Potenza
Fratelli d’Italia – AN
