E’ stata ufficializzata oggi, mercoledì 5 agosto 2015, con una lettera che il presidente della sezione Avis di Potenza, Nicola Stigliani, ha inviato all’assessore regionale Flavia Franconi, alle aziende sanitarie di Potenza e Matera e all’Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo”.
Scrive Stigliani:” La decisione è stata adottata dall’assemblea al fine unico di autotutelare l’associazione stessa, basandosi su gravi sospetti, in qualche caso comprovati dagli interessati, di distrazione di fondi associativi ed omissione degli stessi nei relativi bilanci, nella consapevolezza del delicato ruolo svolto dall’Avis, che non può essere certamente pregiudicato da taluni comportamenti”.
“Ne deriva – conclude Stigliani – che i signori Rocco De Asmundis e Emanuele Landro hanno perso qualsiasi incarico associativo e tantomeno possono rappresentare l’Avis presso le varie sedi”.
“Gravi sospetti”, afferma Stigliani. Sono quelli che portarono nei mesi scorsi il direttivo della sezione di Potenza dell’Avis a chiedere le dimissioni di De Asmundis e Landro, mai presentate. Rimane ora l’esigenza di fare chiarezza sulle contestate irregolarità gestionali che pure sono state rappresentate in altre occasioni, anche se da parte degli ex (ormai) responsabili dell’Avis regionale di Basilicata non sia mai giunto un chiarimento tale da soddisfare le richieste giunte da altri dirigenti avisini.
Questo ha alimentato sospetti che, tra l’altro, sono stati raccolti in un voluminoso dossier circolato tra i soci e probabilmente giunto anche sul tavolo di qualche magistrato, non foss’altro perchè s’ipotizzano reati quali – leggiamo sempre dalla lettera di Stigliani – “distrazione di fondi associativi ed omissione degli stessi nei relativi bilanci” che vanno verificati.
Non siamo esperti in materia ma una domanda dobbiamo porre: semmai questo fosse vero, gli organismi preposti alle verifiche contabili perchè non li hanno contestati? Ma non è l’unica domanda in una brutta vicenda che purtroppo ha compromesso la credibilità di un’associazione che era diventata punto di riferimento a livello nazionale. Altre si pongono gli oltre 25mila iscritti all’Avis di Basilicata, associazione che ora ha l’obbligo di rinnovare quanto prima la dirigenza a livello regionale per non creare un vuoto di potere e compromettere irrimediabilmente sia i rapporti istituzionali che vanno garantiti, sia quelli con gli associati.
Nino Cutro