Cosa prevede la legge? In particolare la semplificazione dell’avvio dell’attività d’impresa, lo sviluppo di un sistema di garanzie per l’abbattimento del costo delle operazioni di finanziamento delle attività produttive, l’espansione dei livelli occupazionali, le agevolazioni per l’accesso al credito delle imprese artigiane. Carattere di novità assumono le iniziative dirette a favorire la nascita di imprese artigiane gestite da disabili e ad avviare e consolidare quelle gestite da donne.
La nuova legge sull’artigianato, approvata all’unanimità dal consiglio regionale, ridefinisce anche il riassetto delle competenze amministrative degli Enti Locali e della Regione, che eserciterà direttamente le funzioni amministrative che attengono ad esigenze di carattere unitario. Ai Comuni saranno invece affidate le funzioni relative all’individuazione, alla realizzazione e alla gestione di aree attrezzate per l’insediamento di imprese artigiane, alla predisposizione di programmi per l’artigianato di servizi e per i mestieri artistici. Alla Camera di Commercio saranno infine delegate le funzioni amministrative attinenti l’iscrizione, la modificazione e la cancellazione delle imprese artigiane.
Per rispondere alle esigenze di spending review, con la nuova legge si aboliscono le Commissioni Provinciali per l’artigianato e viene istituita una nuova Commissione regionale per l’Artigianato della Basilicata. Svolgerà le funzioni in precedenza riservate alle Commissioni Provinciali e svolgerà un importante ruolo nella programmazione regionale di settore. Semplificata anche l’iscrizione all’Albo delle imprese artigiane attraverso una semplice comunicazione da effettuarsi mediante modello approvato con decreto interministeriale.Per il 2015 il finanziamento stanziato ammonta a 50mila euro.
Nel dibattito sono intervenuti oltre al presidente della terza Commissione consiliare, Francesco Pietrantuono (Psi), che ha illustrato il disegno di legge, i consiglieri Robortella e Cifarelli (Pd) e Rosa (Lb-Fdi).