Il vantaggio rispetto all’altro candidato al ballottaggio, Salvatore Adduce, sindaco uscente, è al momento intorno a 7/8 per cento.
In una prima dichiarazione quando già si profilava la vittoria, De Ruggieri ha parlato di un collante che terrà insieme il movimento che ha sostenuto al sua candidatura. Ha parlato di garanzie da dare alla città nella gestione dell’amministrazione comunale, la macchina della quale – ha detto – va cambiata perchè sia più efficiente.
De Ruggieri ha parlato di un Comune che possa diventare azienda, diversamente non si potranno realizzare tutte quelle iniziative poer dotare Matera di servizi ai cittadini e ai numerosi turisti che giornalmente la visitano. De Ruggiri si è augurato che, chiusa la fase della contrapposizione che ha caratterizzato una vivace campagna elettorale, si possa insieme in consiglio comunale ritrovare un’armonia operativa perchè la città non puo’ vivere divisa.
Nel primo comizio da sindaco, De Ruggieri ha ringraziato le donne e i giovani che sono stati determinanti per il risultato e a quanti hanno creato le condizioni per la vittoria, nel rispetto di ciascuno, anche di coloro che non l’hanno votato.
De Ruggieri ha rivolto un “pensiero civile” a Salvatore Adduce.”Insieme – ha detto – dobbiamo trovare le condizioni politiche e civili per attivarci perchè abbiamo di fronte gravi problemi che non mi spaventano. Bisogna rilanciare – ha aggiunto – la qualità, la programmazione, la produttività, i valori di Matera per favorire gli investimenti che possano trovare occupazione”.
De Ruggieri ha invitato i cittadini a divenire responsabili, protagonisti di un processo che non si può governare dall’alto.
Ognuno deve riconoscere il valore della consapevolezza, del potere contrattuale che Matera ha acquisito con la nomina di Capitale della Cultura 2019. “Dobbbiamo diventare – ha detto ancora De Ruggieri – europei nelle coscienze, nei comportamenti, nelle decisioni, nelle attività quotidiane. Matera deve diventare un modello per l’intero Mezzogiorno. Di un Mezzogiorno che chiede diritti, non elemosine”.
Nel fare gli auguri al nuovo sindaco, Salvatore Adduce, ha confermato la propria disponibilità a collaborare, anche dai banchi della minoranza, per affrontare insieme i problemi che interessano la città. Adduce ha fatto riferimento a “qualche difficoltà” all’interno della coalizione. Un modo diplomatico, probabilmente, per ricordare i problemi che, in questa campagna elettorale, si sono percepiti soprattutto nel Pd. Partito nel quale ora in molti chiederanno che si faccia una verifica. Dopo aver perso le elezioni a Potenza, il ripetersi del risultato negativo anche a Matera, questo sembra inevitabile.