Il Tribunale ha depositato il dispositivo che prevede l’amministrazione controllata straordinaria. Sarà affidata a tre amministratori che dovranno ora gestire l’azienda che svolge servizi di sorveglianza in tutta la regione e, fino a dicembre scorso, anche di trasporto e custodia valori per conto di istituti di credito e uffici postali. Servizi questi ultimi che sono stati revocati dal Prefetto e affidati ad altre società dopo che da un controllo effettuato dalla Squadra Mobile e da funzionari della Banca d’Italia nel dicembre scorso nel caveau dell’azienda fu scoperto un ammanco di 7 milioni di euro. il controllo fu disposto dai pubblici ministeri Basentini e Salvia nell’ambito di un’inchiesta che vede coinvolte dodici persone, fra le quali il titolare dell’azienda, Pierluigi Petrone.
Ma torniamo alla decisione del Tribunale. Con l’amministrazione controllata straordinaria si potrà ora dare qualche certezza in più ai lavoratori che hanno continuato a garantire il servizio nonostante il ritardo con il quale sono stati pagati gli stipendi. Più delicata è la posizione dei dipendenti de “La Ronda” addetti al trasporto valori e alla gestione del deposito del danaro.
Da parte sindacale la richiesta più volta avanzata sia a livello politico che istituzionalee comunque di garantire tutti i posti di lavoro, indipendentemente da chi continuerà a gestire l’istituto di vigilanza potentino.