Obiettivo dell’incontro quello di effettuare una verifica puntuale dello stato di avanzamento delle attività svolte e degli obiettivi raggiunti in base al documento presentato dalle stesse organizzazioni datoriali all’inizio della legislatura.
Il manifesto Pensiamo Basilicata, pur riconoscendo gli sforzi e le positività espresse in questa fase iniziale, ha chiesto un deciso cambio di passo, a partire dal profilo della governance regionale, per arrivare rapidamente alla definizione di un quadro che collochi la Basilicata in una nuova traiettoria di sviluppo e che sappia valorizzare, dentro un disegno programmatico e unitario, la capacità di iniziativa dell’impresa, la gestione delle risorse (acqua, petrolio, agroindustria) e le grandi sfide che si aprono con Matera capitale europea della cultura 2019 e con l’implementazione delle attività alla Sata di Melfi. Se da un lato, per facilitare le condizioni di accesso al credito delle imprese, sempre più vessate dalla mancanza di liquidità, occorre continuare il lavoro sui consorzi fidi, il cui tavolo si è riattivato da poco, dall’altro è necessario contestualizzare una ridefinizione complessiva degli effetti ancora perniciosi dei mancati pagamenti da parte della pubblica amministrazione, anche alla luce delle evoluzioni normative che riguardano il patto di stabilità e il cosiddetto pareggio di bilancio nella contabilità pubblica. Va completata, infine, la cassetta degli attrezzi per le imprese: dopo l’approvazione del disegno di legge sulla promozione cooperativa, con la legge sull’artigianato in dirittura d’arrivo, bisognerà riprendere la discussione per la nuova legge sul commercio avviata nella scorsa legislatura.
Il presidente Pittella ha dichiarato di apprezzare l’azione in termini di confronto e di arricchimento programmatico promossa dal manifesto Pensiamo Basilicata, ribadendo che la concertazione intrapresa con le organizzazioni imprenditoriali e sindacali è un elemento strategico prioritario per la Regione. Fa parte dei traguardi raggiunti anche l’intesa tra parti sociali, associazioni datoriali, governo nazionale e governo regionale che ha portato alla sottoscrizione del preliminare di accordo con il Mise, al quale ha apportato un contributo significativo nella sua funzione di capogruppo Pd alla Camera l’onorevole Roberto Speranza. Il governatore ha accolto e fatto proprie le numerose sollecitazioni provenienti dalle associazioni datoriali sulla necessità di un cambio di passo a partire dal governo regionale, ritenendo ormai conclusa l’esperienza della giunta tecnica e aprendo alla definizione, in tempi celeri e urgenti, di un nuovo assetto del governo regionale. Questo nuovo assetto dovrà essere maggiormente indirizzato a rafforzare l’agibilità istituzionale, i principi di rappresentatività e di ancoraggio allo sviluppo del territorio, poiché è interesse della politica mostrare più ostinazione e coraggio per raccogliere la sfida dell’innovazione e del riformismo che viene lanciata e su cui sarebbe davvero colpevole e inaccettabile tergiversare inutilmente.
Contestualmente, il presidente Pittella ha assicurato un’azione decisiva e rapida sul riordino complessivo della governance degli enti subregionali, sul riassetto del sistema idrico regionale, sulla riforma per un unico Consorzio di bonifica e per un unico Consorzio industriale nonché sulla riforma dell’Ater, anche alla luce della nuova visione dell’housing sociale.
Infine, il Manifesto esprime apprezzamento per l’avvio, come anticipato dal presidente Pittella, alla piena operatività della Suab, sollecitata più volte dagli Stati generali delle costruzioni e che, ci si augura, determinerà l’inizio un nuovo corso.