L’inchiesta di Maurizio Maggi e Stefano Vergine, pubblicata venerdì 20 marzo sul sito de “L’Espresso”, vuole essere un “viaggio nella più grande fabbrica italiana del gruppo automobilistico, dove in due mesi sono state assunte, in vista del Jobs Act, quasi 1.500 persone”.
Un’inchiesta realizzata attraverso la voce dei giovani assunti, lucani e non, i mugugni dei vecchi, gli entusiasmi dei sindacati, le speranze e le paure dei nuovi e vecchi lavoratori, riuniti in un paese, Melfi, in cui tutto ruota intorno alla Fiat.
A Melfi (17.800 abitanti, terza città della Basilicata) è impossibile entrare in un bar e non sentir parlare di chi è stato assunto e chi no, di chi gioisce per essere finito alla logistica e non al montaggio, di chi si sente più sicuro perché va alla Sata o chi crede che nell’indotto il posto sarà meno sicuro ma si guadagnerà qualche euro in più.
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Foto di Davide Monteleone per l’Espresso